BENEFICI AMBIENTALI

 


L’energia fornita ai clienti di Teris nel 2018 se paragonata al corrispettivo di olio da riscaldamento, rappresenta un minor consumo di gasolio pari a 5.49 milioni di litri  e conseguente riduzione delle emissioni di CO2 di ca. 14’550 tonnellate


Definizione di «calore residuo» 

Le perdite di calore che, allo stato attuale della tecnica, non possono essere evitate e che risultano da processi di trasformazione di energia o da processi chimici come per esempio negli impianti di incenerimento dei rifiuti (IIR).

Il calore residuo non sfruttabile in altro modo, distribuito per esempio a un edificio attiguo o a una rete di teleriscaldamento, fornisce un contributo alla riduzione dei consumi di energia primaria. In considerazione di questo aspetto, il calore residuo non viene dunque classificato come vettore energetico e va considerato come neutro in termini di emissioni di gas a effetto serra. Ne consegue che per definizione non esiste calore residuo rinnovabile o fossile: il calore residuo costituisce una categoria a sé stante. L’eventuale consumo energetico necessario per rendere sfruttabile il calore residuo e per la copertura delle punte deve essere tuttavia addebitato all’utente (p. es. teleriscaldamento).

Il calore residuo non viene classificato come energia primaria ed è considerato libero in termini di CO2

Impianti di incenerimento dei rifiuti: nel bilancio energetico nazionale, l’energia primaria per la produzione di beni viene rilevata al consumo. Non vengono fatti accrediti per un eventuale riutilizzo dei rifiuti. Pertanto, il calore ottenuto dagli impianti di incenerimento dei rifiuti non viene classificato come energia primaria.

(Scheda informativa sulla classificazione del calore residuo per quanto riguarda gli strumenti di politica energetica e climatica)

https://pubdb.bfe.admin.ch/it/publication/download/8179


Riduzione delle emissioni
di sostanze inquinanti e gas ad effetto serra, in particolare CO2, NOx, PM10


Valorizzazione efficiente dei rifiuti


Minor dispersione energetica
una gestione centralizzata garantisce una maggiore efficienza energetica vista la tecnologia usata e la costanza di produzione (non vi sono dispersioni dovute a continue accensioni e spegnimenti)


Assoluta sicurezza
l’acqua calda alimenta lo scambiatore di calore, nessun rischio di inquinamento del terreno o di incendi come nel caso dei serbatoi di nafta


Il teleriscaldamento non genera rumori ed odori


Il teleriscaldamento rientra in una logica di strategia di pianificazione sostenibile delle risorse energetiche


La soluzione urbana per
l'ambiente: Una rete di teleriscaldamento

Il bacino di utenza della rete di teleriscaldamento Teris è costituito da un agglomerato urbano che comprende fino a 35’000 abitanti.

In uno scenario di medio periodo raggiungerà parte dei Comuni della città di Bellinzona, e si rivolgerà agli stabili cantonali quali: l’Ospedale regionale di Bellinzona, l’amministrazione cantonale, la Polizia ed il centro diagnostico; quelli comunali come scuole ed asili; le utenze private (la banca Raiffeisen ha già aderito al progetto) e ad ogni cittadino che desidera investire in questa nuova tecnologia.

In un secondo tempo la rete potrà essere ampliata in funzione delle richieste e dello sviluppo urbano.


Bellinzona


Camorino


Giubiasco


Sant’Antonino


Sementina


 

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